Articolo n°2 – Studio medico Dr. med. Martinelli Adriano
Quando pensiamo ai disturbi del sonno immaginiamo problematiche legate all’insonnia per squilibri del tono dell’umore, e non consideriamo che in una parte non trascurabile essi sono invece conseguenza di problemi meccanici ventilatori, durante l’addormentamento, che creano apnee.La componente predominante delle apnee è quella ostruttiva, chiamata OSAS, che si caratterizza per un collasso dei tessuti molli a livello della gola che impedisce il passaggio dell’aria e quindi l’ossigenazione del sangue, per fattori predisponenti strutturali dei quali il più significativo resta sempre il sovrappeso e l’obesità.Questa tendenza a non respirare durante il sonno, se ripetuta frequentemente nella notte, si ripercuote direttamente creando una interferenza sulle fasi del sonno ristoratore che compromette il riposo con la conseguenza che al risveglio si accusa un senso di stanchezza che può peggiorare durante la giornata con effetti anche molto pericolosi, alla guida o nell’attività lavorativa, e comunque logora progressivamente tutto il nostro organismo, cominciando dal cuore oltre che dal cervello.Identificare e curare questo disturbo oggi e’ molto importante anche in relazione alle possibilità diagnostiche e terapeutiche disponibili.Nel sospetto e’ indicata perciò l’esecuzione di una poligrafia notturna, semplice esame simile all’Holter cardiologico che misura tutti gli aspetti della nostra respirazione notturna, facilmente eseguibile al proprio domicilio.In base al risultato dell’esame e al calcolo del numero di apnee, espresso come media per ora di sonno, si può poi decidere tutta una serie di provvedimenti migliorativi.Ovviamente al di là della correzione di dismorfismi a carico del naso, dell’articolazione temporomandibolare o della gola, è comunque fondamentale impegnarsi a raggiungere un peso proporzionato alla propria altezza, attraverso un quotidiano impegno nel movimento e nella corretta alimentazione.La soluzione però più rapida ed efficace nel restituire un adeguato riposo agli apneici resta comunque l’adattamento alla cPAP, piccolo, moderno ventilatore polmonare da utilizzare indossando una adeguata e delicata mascherina che corregge automaticamente la tendenza ostruttiva assicurando il passaggio dell’aria nelle vie aeree e di conseguenza una corretta ossigenazione del sangue.Valutare, in famiglia e con il proprio medico questa problematica riveste un importantissimo significato nel tutelare la salute propria e di chi ci circonda.